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venerdì 2 agosto 2013

Strage di Bologna, 2 agosto Giorno della Memoria

"Era come la guerra. Dapprima non ho visto nulla per via della polvere, poi, quando s'è dissolta, sono apparse figure umane con gli abiti a brandelli, coperte di sangue. Qualcuno correva come impazzito. Altri erano in terra con gli occhi sbarrati. Una cosa stranissima: nessuno si lamentava, nessuno mandava un gemito. Tutto sembrava spaventosamente immobile. Molti corpi erano stati scaraventati sotto le carrozze. Qualcuno si muoveva: insieme ai colleghi abbiamo cominciato a tirarli fuori. Poi, non mi vergogno a dirlo, ho visto un bambino sui sette anni con una gamba spappolata. Non si capiva più dov'era la faccia. Sono scappato via a piangere dentro l'ufficio. Piano piano sono cominciati i gemiti dei feriti, le urla del terrore. Sono uscito di nuovo. Ho fatto la guerra, ne ho passate tante, ma uno spettacolo così orrendo è impossibile da dimenticare." (A. L. Tota, La città ferita, pag. 52)

Oggi ricorre l'anniversario del più grande e spaventoso atto terroristico mai avvenuto in Italia: il 2 agosto 1980 una bomba piazzata nella sala d'aspetto della stazione di Bologna esplose uccidendo 85 cittadini e ferendone oltre 200. Oggi è il giorno della commemorazione. Ed è triste constatare che dopo 33 anni il ricordo di questo atto così vile e spaventoso è vivo più sui social network e sui blog che sui media istituzionali.
Ma questo tragico evento è ormai iscritto nella Memoria Pubblica di questo paese, con buona pace  della scarsa attenzione dell'informazione generalista televisiva e dei soliti "giornaloni". L'informazione "dal basso", quella della Rete, ancora una volta supera e mortifica quella istituzionale. E dai social network sale ancora oggi forte e chiaro il desiderio legittimo che su questa vicenda sia fatta piena Verità, visto che quella che la giustizia, con le sue sentenze, ci ha fin'ora consegnato contiene più omissioni che certezze, più ombre che luci.
Oggi è il Giorno della Memoria ed anche Quelli del primo banco dell'aula 2 si unisce a tutti quelli che non vogliono dimenticare.
Un saluto a Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, che ho avuto la fortuna ed il piacere di conoscere in aula, la scorsa primavere, in un incontro organizzato dalla prof.ssa Tota.

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