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venerdì 29 aprile 2011

Equilibrio e sopravvivenza

Copertina libro di F. Ferretti, Alle origini del linguaggio umano
"Quando gli organismi non possiedono la mutazione giusta alla sopravvivenza non si danno di certo per vinti (non si abbandonano passivamente al proprio destino): mettono in atto qualsiasi strategia a loro disposizione pur di sopravvivere." (F.Ferretti, pag. 78).
Questo è uno dei passaggi più importanti di tutto il libro di Ferretti e mette in luce un carattere fondamentale degli organismi: il loro irrefrenabile istinto alla sopravvivenza e la loro irrinunciabile voglia di vendere cara la pelle. Viene così esaltato il comportamento attivo nel processo evolutivo. In pratica quando l'ambiente intorno varia, e varia in maniera sfavorevole, l'organismo lotta con tutte le sue forze per recuperare un equilibrio con l'ambiente stesso. E questo vale per gli organismi monocellulari come oggi per gli uomini. Anche noi, quando il rapporto di equilibrio con l'ambiente si spezza (ad esempio nelle nostre reti sociali di relazioni), non dormiamo sonni tranquilli fino a quando, in qualche modo, non l'abbiamo recuperato. Ed è bello sapere che questo comportamento non ha nulla a che vedere con i nostri condizionamenti culturali ma viene da molto più lontano: è l'adattamento biologico frutto dell'evoluzione naturale.
Questo forse è il più bel lascito del pensiero darwiniano: mai darsi per vinti. Certo l'esito finale non è scontato, lottare con tutte le proprie forze non garantisce sempre la vittoria, ma non farlo significa aver perso in partenza.

p.s. grazie Valentina per il bellissimo messaggio

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