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mercoledì 28 settembre 2011

Post a reti unificate. No alla legge ammazza blog

Il parlamento si appresta a varare il Disegno di Legge sulle intercettazioni. In questo DDL è stato subdolamente inserito un emendamento, il Comma 29, che con le intercettazioni non c'entra un fico secco ma che se fosse approvato costituirebbe la più grave minaccia alla libera informazione dai tempi del fascismo. E' una norma studiata apposta per colpire la Rete. Il Comma 29 infatti estende l'obbligo di rettifica per ciò che si è pubblicato a qualsiasi "sito informatico" (espressione volutamente generica) equiparando di fatto un qualsiasi blog come questo ad un vero giornale on-line, come La Repubblica, che però è una testata professionale regolarmente registrata e quindi già soggetta alle norme di legge sulla stampa. In pratica tutti i blogger saranno obbligati a disporre la rettifica di ogni informazione pubblicata sul sito entro 48 ore dall'eventuale richiesta, fondata o infondata che sia. La richiesta potrà essere inviata al gestore del blog anche con una semplice e-mail. L'avvenuta ricezione della e-mail, a prescindere che uno l'abbia letta o meno (magari uno è in vacanza, in ospedale, ha il pc fuori uso ecc.), comporta l'obbligo automatico di pubblicare la rettifica. Se non si provvederà alla rettifica entro le 48 ore, scatterà una sanzione di 12.500 euro a carico del gestore del blog. Se poi il blogger riterrà infondata la richiesta di rettifica potrà impugnarla successivamente davanti ad un giudice assumendosi personalmente i costi della causa.
Insomma il messaggio intimidatorio di questa norma ai blogger è chiarissimo: "d'ora in poi stai attento a quello che scrivi perché te la facciamo pagare".
L'ossessione di questa classe politica di mettere il bavaglio al popolo della Rete è ormai arcinota. D'altronde il senatore Gasparri nella scorsa puntata di Porta a Porta giustificando il Comma ammazza blog  ha candidamente definito Internet "uno strumento micidiale". Ha ragione il senatore Gasparri, la rete è uno strumento micidiale, ma di libertà, per tutti i cittadini, anche per i gasparri.

Valigia Blu ha lanciato l'iniziativa di pubblicare un Post a Reti Unificate contro la legge ammazza blog, invitando tutti i blogger e tutti i cittadini della rete a condividere, postare (anche su Facebook e Twitter) lo stesso post come segnale di protesta contro questa legge.
Anche io ho aderito, a nome di questo blog, all'iniziativa con questo post. Invito tutti a fare altrettanto riportando l'articolo sul proprio blog o sito internet.

Diffondete questo testo.

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog ? 
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione. 

Cosa è la rettifica ? 
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi. 

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione ? 
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito. 

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto ? 
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata. 

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false ? 
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri. 

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica ? 
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso. 

Sono soggetti a rettifica anche i commenti ? 
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...Bene !!!! Combattiamo la cosa con le loro stesse armi....e a buon intenditor, poche parole...ma giuste !!!!!

Unknown ha detto...

Ciao,
la rete è e deve rimanere un territorio libero, aperto a tutti e nel rispetto delle regole. Ogni tentativo di censura deve essere respinto con fermezza e con l'aiuto di tutti. Grazie per il tuo contributo :)
Giovanni